mercoledì, marzo 21, 2007

Lo snodo fantasma...

Dal Quotidiano del Molise

Nucleo industriale
Nel 2000 già si parlava
dello snodo ferroviario

La problematica del mancato funzionamento dello scalo ferroviario al Nucleo Industriale ci riporta alla mente una relazione dell’allora vicepresidente del Consorzio, il compianto Augusto Pallotta, nel febbraio del 2000. “Il piano per il completamento delle infrastrutture – la relazione
di Pallotta al Consiglio Comunale di Bojano - riguarda il raccordo ferroviario, per un importo di 8 miliardi (di lire, N.d.R.) per il primo lotto, di cui sono stati ottenuti già 4 miliardi, lo svincolo della viabilità consortile sulla S.S.17 che dovrebbe costare 10 miliardi, l’impianto di telecontrollo dei
servizi a rete (2 miliardi e 650 milioni), la realizzazione di rustici modulari per gli spazi attrezzati (5 miliardi) e lo Sportello Unico। Tra le proposte, c’è quella certamente interessante che prevede il trasferimento della sede da Campobasso all’area consortile”. Anche all’epoca le polemiche erano all’ordine del giorno. “Le lamentele – leggiamo in un articolo pubblicato il 17 febbraio del 2000 - oltre a quelle note circa gli indirizzi fissati dagli organi politici e la mancanza di vie di comunicazione, hanno riguardato i servizi di trasporto (bus) e sgombro neve, verde attrezzato, servizi, uffici pubblici. Il Consorzio sta comunque conducendo trattative tese a costituire una società mista per la gestione dei servizi e a ottenere l’insediamento nel Nucleo di un Ufficio di Dogana”. Nella relazione si citava anche lo studio di fattibilità di un aeroporto di tipo “c” effettuato (solo lo studio di fattibilità!) con un finanziamento di 200 milioni. Lo studio, che prendeva in considerazione le aviosuperfici di San Massimo e di Sepino, doveva essere istruito dal CTAR. “Nel frattempo – le dichiarazioni del compianto Augusto Pallotta - pare si sia diffusa in regione la teoria che un aeroporto i Molise potrebbe comportare la perdita delle tradizioni locali. Certo è che le regole che valgono per tutto il mondo, non valgono per il Molise. E poi ci si chiede come mai non riusciamo a svilupparci e la disoccupazione cresce a ritmi vertiginosi !”. Dell’aeroporto, naturalmente, non si è più parlato, se ne tornerà a discutere all’approssimarsi delle prossime elezioni: per intanto potrebbe partire, visto che già esiste, almeno lo scalo ferroviario!

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