sabato, aprile 19, 2008

Qualcuno era comunista... (G. Gaber)



Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
Qualcuno era
comunista perché il nonno, lo zio, il papà. ... la mamma no.
Qualcuno era
comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il
comunismo come il paradiso terrestre.
Qualcuno era comunista perché si
sentiva solo.
Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione
troppo cattolica.
Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il
teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche... lo esigevano
tutti.
Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.
Qualcuno era
comunista perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era comunista perché
prima… prima…prima… era fascista.
Qualcuno era comunista perché aveva capito
che la Russia andava piano, ma lontano.
Qualcuno era comunista perché
Berlinguer era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché Andreotti
non era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava
il popolo.
Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle
feste popolari.
Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva
bisogno di un altro Dio.
Qualcuno era comunista perché era talmente
affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era
comunista perché non ne poteva più di fare l’operaio.
Qualcuno era comunista
perché voleva l’aumento di stipendio.
Qualcuno era comunista perché la
rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.
Qualcuno era
comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe...
Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno era
comunista perché guardava solo RAI TRE.
Qualcuno era comunista per moda,
qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era comunista
perché voleva statalizzare tutto.
Qualcuno era comunista perché non
conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.
Qualcuno era
comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo
secondo Lenin.
Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di
sé la classe operaia.
Qualcuno era comunista perché era più comunista degli
altri.
Qualcuno era comunista perché c’era il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.
Qualcuno era comunista perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno era
comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d’Europa.
Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant’anni di governi
democristiani incapaci e mafiosi.
Qualcuno era comunista perché Piazza
Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l’Italicus, Ustica eccetera, eccetera,
eccetera...
Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci
ostiniamo a chiamare democrazia.
Qualcuno credeva di essere comunista, e
forse era qualcos’altro.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà
diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter
essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era
comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché
sentiva la necessità di una morale diversa. Perché forse era solo una forza, un
volo, un sogno; era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di
cambiare la vita.
Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo
slancio, ognuno era come... più di sé stesso. Era come... due persone in una. Da
una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a
una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
No.
Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere
capaci di volare... come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora ci si
sente come in due. Da una parte l’uomo inserito che attraversa ossequiosamente
lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana
e dall’altra il gabbiano
senza più neanche l’intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non ho capito il senso di questo post. Gaber per carità, io lo adoro. Ma, santo cielo, qua che c'entra? Che è 'sto "copincolla" tanto per? Io Se Fossi Gaber vi fustigherei a oltranza col vostro pungolo della libertà per averlo indebitamente pungolato e copincollato.

Boianese che non si sente rappresentata dai pungolatori libertari che si firmano Rebelde come il disco dei mcr e che hanno rotto pure loro con le tarantelle tarallucci, vino e un po' di folk.